Il sogno nella psicoterapia gestalt, De Luca psicologo Napoli e psicoterapeuta Quarto

Per la Psicoterapia della Gestalt il sogno è il nostro prodotto più spontaneo, è l’espressione più chiara e genuina della nostra esistenza, e si presenta indipendentemente dalla nostra intenzione e volontà.
La Psicoterapia della Gestalt considera tutte le diverse parti del sogno (persone, animali, oggetti, ambienti e situazioni) come frammenti della personalità del sognatore, come rappresentazioni di colui che sogna. Ogni cosa nel sogno, essendo una nostra creazione, indica una parte di noi stessi, di cui possiamo esserne consapevoli oppure no.
Il sogno è un messaggio esistenziale in cui sono contenuti in modo frammentato varie parti di noi e, dunque, attraverso di esso, è possibile individuare e prendere consapevolezza delle nostre esigenze e del nostro stato di sviluppo.
Spesso, per far fronte alle difficoltà della vita, alcuni nostri comportamenti, ricordi, aspettative ed emozioni negative ed intollerabili vengono ripudiati, non vengono riconosciuti come propri, e vengono proiettati all’esterno: “Questo non sono io, non mi piace e perciò non mi appartiene”.
Così, proiettiamo nel mondo circostante e nelle altre persone cose che in realtà appartengono intimamente a noi. La nostra personalità, man mano che espelle dei pezzetti fuori da sé, si impoverisce.
in Gestalt, ogni elemento del sogno, è visto come una di queste proiezioni di parti di noi.

Nel lavoro con i sogni in terapia, il sognatore viene invitato a rappresentare le parti del sogno in prima persona, attraverso una “messa in scena”, una “drammatizzazione” delle diverse parti oniriche. Calandosi nelle varie parti, colui che sogna può permettersi di identificarsi con esse e prenderne familiarità. In questo modo si riappropria anche di quei frammenti che aveva relegato lontano.
Lavorando sulle proiezioni si fanno dialogare gli elementi tra loro per giungere ad una maggiore comprensione e all’integrazione delle forze contrapposte. L’obiettivo è riunire i vari frammenti onirici e riappropriarsi del potenziale di ognuno di essi.
Il sognatore, così, scopre i significati del sogno attraverso la drammatizzazione delle sue diverse parti. Magari, calandosi nel ruolo di un oggetto o persona sognati, l’individuo intuisce “Ma questo sono io!”
L’interprete autentico del sogno, dunque, è la persona che sogna perché essa sola ha tutta l’informazione, non necessariamente conscia o consapevole, che permette di cogliere il senso del messaggio onirico.
Il terapeuta è presente come guida esterna, catalizzatore che stimola e sostiene il lavoro. Egli propone strategie di contatto con il sogno, avanza ipotesi di lettura dei suoi significati e propone sintesi conclusive da sottoporre al paziente per la verifica.
In questo senso, per la Psicoterapia della Gestalt, il sogno è la via regia all’integrazione di tutte le parti di noi. In ogni sogno è presente l’intero copione della nostra vita, in esso è espressa la difficoltà esistenziale che stiamo vivendo, viene indicata quella realtà che non abbiamo il coraggio di affrontare e che ci mantiene bloccati in un punto di impasse, e ci indica la parte mancante della personalità, di cui è fondamentale riappropriarsi.
I sogni ricorrenti rappresentano problemi non risolti, vecchi copioni di vita che mettiamo in atto nonostante non ce ne sia più necessità, emozioni che emergono di volta in volta e che, non essendo state elaborate, interferiscono con la vita quotidiana. I sogni ricorrenti sono, perciò, messaggi di avvertimento che tendono a “frustrare” la persona per sollecitarla ad andare avanti, a superare l’impasse che le impedisce la crescita.

Articolo Diego De Luca, Psicologo a Quarto, psicoterapia Napoli

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